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Collaborare con l'amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni

Descrizione

Collaborare con l'amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni

Nel rispetto del Regolamento Comunale sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni, la Proposta di Patto può essere presentata da un singolo cittadino attivo o cittadina attiva, da un gruppo informale di cittadini attivi o da un'organizzazione (con specifica forma giuridica).

Approfondimenti

Questa breve guida vuole supportare i cittadini attivi nella compilazione della Proposta di Patto:

  1. si parte dall’individuazione di un referente che assume il ruolo di portavoce del progetto e che
    diviene l’interlocutore principale con il Comune;
  2. si sceglie il titolo della proposta, che deve essere il più possibile semplice ed evocativo;
  3. si individua l’area di intervento, che può essere singola (si indica con una “x” nella tabella) o
    multipla perché molto spesso i patti di collaborazione sono trasversali a più categorie. In questo caso
    è necessario numerare le scelte partendo dall’area prioritaria;
  4. si procede individuando l’area (localizzazione) o – nel caso di beni comuni immateriali - l’ambito
    in cui si inserisce l’iniziativa;
  5. nel punto successivo le domande vertono non solo sulla motivazione del cittadino/gruppo ma anche
    sul bisogno collettivo al quale si intende dare risposta tramite le attività. È qui che viene identificato
    l’interesse generale che si vuole tutelare con la sottoscrizione di un patto di collaborazione;
  6. si passa quindi agli obiettivi che si vogliono raggiungere (quale cambiamento/i voglio generare ?) e
    all’elenco delle attività che si intende realizzare (quali sono le fasi e le azioni concrete per
    innescare il cambiamento?);
  7. segue la definizione dei volontari, della comunità di riferimento e della rete territoriale: chi può
    aiutarmi a realizzare il progetto? Chi può partecipare e godere dell’iniziativa ? Chi può aiutarmi ad
    arricchirla?
  8. nella definizione della durata del progetto, si consiglia generalmente un primo anno di
    sperimentazione e si arriva fino a 3/5 anni per le iniziative di medio lungo termine;
  9. infine è necessario stilare la lista di strumenti e risorse proprie da mettere a disposizione del patto
    di collaborazione: tempo, esperienze, conoscenze, competenze, strumentazione, materiali etc.
    Il Comune può collaborare alla realizzazione dell’iniziativa secondo varie forme di sostegno
    elencate nel Titolo III del vigente Regolamento;
  10. alla proposta va allega la scheda corrispondente ad ogni proponente: i raggruppamenti informali
    compilano la “scheda per i gruppi informali” e le organizzazioni la “scheda per le organizzazioni”.
    È possibile allegare altro materiale che si ritiene utile per una migliore comprensione della proposta (foto, video, lettere di adesione, mappe ecc.).

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